Il Somma-Vesuvio
Il Vesuvio è senza dubbio tra i più noti e celebrati vulcani al mondo. Attivo da circa 40.000 anni e con numerose eruzioni in epoca storica, è anche tra i vulcani a maggiore rischio essendo situato in un'area densamente popolata e a pochi kilometri dalla città di Napoli.
La forma attuale dell'edificio vulcanico è il prodotto dell'unione di un più antico vulcano, il Somma, con il più recente vulcano del Vesuvio. Quest'ultimo si è accresciuto all'interno della caldera dell'edificio più vecchio prodotta dal collasso della parte sommitale a seguito di violente eruzioni esplosive.
Sebbene l'eruzione più famosa del Vesuvio sia senza ombra di dubbio quella di Pompei (79 d.C.), con la distruzione delle cittadine romane di Pompei, Ercolano e Stabia, non è l'unica ad essere stata così violenta. La storia eruttiva del vulcano è stata infatti caratterizzata da almeno tre eruzioni pliniane altrettanto distruttive, e in alcuni casi anche in misura maggiore.
Nel corso della sua attività il Somma-Vesuvio ha mostrato un'ampia varietà di stili, dalle devastanti eruzioni pliniane ad attività sub-pliniana e stromboliana ad energia minore fino alla tranquilla emissione di lava. In generale l'attività eruttiva del Somma-Vesuvio è stata suddivisa in quattro periodi:
- una prima fase in cui si è evoluto l'apparato vulcanico del Somma
- una seconda fase dominata da quattro eruzioni pliniane delle Pomici di Base, di Mercato, di Avellino e di Pompei, che include anche eruzioni minori come quella delle Pomici Verdoline
- una terza fase caratterizzata da eruzioni sub-pliniane come l'eruzione di Pollena, terminata con l'eruzione del 1631
- una quarta fase compresa tra l'eruzione del 1631 e quella del 1944 che include l'eruzione del 1906, l'eruzione del Vesuvio a maggiore energia del XX secolo. E' in questa fase che l'edificio vulcanico del Somma-Vesuvio assume la sua forma attuale come si evince dal video evoluzione morfologica del Vesuvio.
Indice di Esplosività Vulcanica (VEI) delle principali eruzioni vesuviane (Zanella et al., 2015)
Al termine dell'eruzione del 1944 il Vesuvio ha iniziato una fase di quiescenza in cui il condotto eruttivo è ostruito dalle lave dell'ultima eruzione. Tale fase, attualmente in corso, è caratterizzata da bassa sismicità e attività fumarolica.
Allo stato attuale il livello di allerta del Vesuvio è VERDE, come stabilito dal Dipartimento della Protezione Civile, sulla base dei risultati del monitoraggio dell'INGV che non segnalano alcun fenomeno anomalo rispetto all’ordinaria attività del vulcano.
A cura di F. Sansivero