Il monitoraggio geodetico dei Campi Flegrei viene effettuato attraverso misure continue GPS, tiltmetriche e mareografiche, nonchè mediante campagne di misure altimetriche e gravimetriche e misure periodiche di interferometria SAR.
Rete GPS
La rete di stazioni permanenti GPS operanti nell’area Napoli Campi Flegrei è costituita da 40 siti terrestri e marini. L’infrastruttura marina permanente di monitoraggio e ricerca multi-parametrica sperimentale che opera nel Golfo di Pozzuoli, denominata MEDUSA , è costituita da 4 boe geodetiche (CFBA, CFBB, CFBC e CFSB) ed altrettanti moduli sottomarini, equipaggiati con strumentazione geofisica, oceanografica e multi-disciplinare.
Le stazioni sono equipaggiate con ricevitori GNSS di ultima generazione (Leica GR10 e GR50) e antenne Chock Ring (Leica AR20 e AR25). La configurazione prevede una doppia acquisizione locale (file giornaliero a 30s e orario a 1s) e la trasmissione in tempo reale a 1Hz verso la Sala di Monitoraggio INGV-OV dove è operativo un sistema dedicato al processamento e alla visualizzazione dei dati.
La gestione remota delle stazioni, il download dei dati e il processamento in tempo reale sono effettuati tramite il software Spider della Leica Geosystems. Procedure automatiche giornaliere curano la validazione, l'archiviazione e l’elaborazione dei dati GNSS, restituendo serie temporali delle variazioni (componenti Nord, Est e Quota), campi di velocità e spostamenti planimetrici e verticali.
Rete Tiltmetrica
La Rete Tiltmetrica dei Campi Flegrei consiste in 13 stazioni, di cui 4 attrezzate con sensori analogici di superficie, mod. A603 (Jewell Instrument), 3 attrezzate con sensori analogici da pozzo, mod. 722 (Applied Geomechanics Instruments) e 5 attrezzate con sensori digitali da pozzo, mod. Lily (Jewell Instrument).
Tutte le stazioni acquisiscono con passo di campionamento di un minuto e trasmettono quotidianamente alla Sala di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano i file dati registrati.
Rete Dilatometrica
La Rete Dilatometrica installata ai Campi Flegrei misura le microdeformazioni volumetriche del campo di strain locale. Tale rete permette di individuare sorgenti di deformazione in profondità con una sensibilità molto superiore (anche di diversi ordini di grandezza) rispetto alle misure di spostamento.
La Rete Dilatometrica è attualmente composta da 4 stazioni di cui 2 operative e due in corso di ripristino.
Rete Mareografica
Le Rete Mareografica dei Campi Flegrei consiste in 5 stazioni.
Il monitoraggio del livello mareometrico è realizzato mediante sensori a galleggiante (in tubo di calma) collegati ad un encoder digitale. I segnali, campionati ogni minuto, vengono acquisiti e trasmessi via modem GSM. L'alimentazione è del tipo solare con pannelli fotovoltaici; solo la stazione di Pozzuoli - Porto è collegata alla rete elettrica. Le stazioni sono installate in cabine metalliche e contenitori in vetroresina. L'ubicazione in ambiente marino condiziona notevolmente le strutture di alloggio, pertanto è indispensabile una frequente manutenzione. Periodicamente vengono effettuati lavori di sturo ai tubi di calma da personale subacqueo specializzato.
Rete Altimetrica
La Rete Altimetrica di precisione installata nei Campi Flegrei è costituita da 350 capisaldi distribuiti su circa 135 km di linea con interdistanza media di 400m e strutturata in quattordici circuiti concatenati che coprono un’area di oltre 160 km2.
Rete Gravimetrica
La Rete Gravimetrica dei Campi Flegrei è composta da 1 stazione permanente per misure relative in continuo, circa 40 punti di misura per campagne di acquisizione periodica.
A partire da gennaio 2023 sono in corso misure gravimetriche in continuo con un gravimetro gPhoneX (risoluzione di 0.1 μGal e precisione di 1 μGal) installato nei Campi Flegrei presso l’Oasi Naturale WWF di Astroni. I dati “raw” acquisiti vengono processati per rimuovere i contributi gravimetrici legati alle maree, agli effetti di tilt, ai fenomeni atmosferici, ai terremoti e alla deriva strumentale.
Con cadenza annuale o semestrale vengono effettuate campagne di misure di gravimetria relativa sui singoli vulcani campani. Tali misure sono eseguite sia con il gravimetro LaCoste & Romberg modello D numero 85 (LCR-D85) che con il nuovo gravimetro Scintrex-CG6-574 e corrette per gli effetti di variazione della marea solida, del carico atmosferico e della deriva strumentale.
Interferometria SAR
Il monitoraggio interferometrico delle deformazioni dei Campi Flegrei sfrutta i dati Radar ad Apertura Sintetica (SAR) acquisiti dalle principali costellazioni satellitari attualmente operative: TerraSAR-X (TSX) dell’Agenzia Spaziale Tedesca, COSMO-SkyMed (CSK) dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e Sentinel-1A del programma europeo Copernicus, gestita dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).