Il monitoraggio sismologico di Ischia viene svolto mediante l’uso di una Rete Permanente integrata da una Rete Sismica Mobile installata dopo il terremoto del 21 agosto 2017. Tali reti consentono di individuare e classificare transienti sismici legati a terremoti o altri fenomeni naturali ed artificiali.
Rete Sismica Permanente
La Rete Permanente di Monitoraggio Sismico di Ischia conta 8 siti di installazione sull’isola più 1 sull’Isola di Procida. In ogni sito, secondo i casi, possono insistere più tipologie di stazioni e/o di sensori in base alle logiche di molteplicità di sensori o di ridondanza strumentale.
Sono presenti 3 stazioni analogiche equipaggiate con sensori a corto periodo a 3 componenti. Le stazioni digitali sono 8: 3 basate sull’acquisitore GILDA e 5 equipaggiate con l’acquisitore Guralp DM24 a sei canali. I sensori che equipaggiano le stazioni digitali sono i seguenti: 8 velocimetri a larga banda (BroadBand: 0.016-50 Hz) e 4 accelerometri. A questi si aggiungono un microfono infrasonico Infracyrus (presso IOCA) e un microfono broadband Chaparral (presso IFOR).
Rete Sismica Mobile
Nel mese di ottobre 2020 è terminato l’intervento T13 (Emergenza Ischia) del gruppo operativo SISMIKO dell’INGV iniziato nell’agosto 2017. Attualmente la Rete Mobile installata a Ischia è composta da tre stazioni equipaggiate con 2 sensori a corto periodo, 1 accelerometro FBA-EST e un sensore Lennartz LE3D 5s.
Due stazioni sono trasmesse alla Sala di Monitoraggio dell’Osservatorio Vesuviano e integrano in tempo reale i dati della Rete Permanente.