ATTIVITA' ERUTTIVA MOLTO ALTA - Parametri di monitoraggio su valori molto alti
Il vulcano
Stromboli è considerato uno dei vulcani più attivi del mondo ed è caratterizzato da persistente attività esplosiva, chiamata appunto stromboliana, interrotta da episodi occasionali di attività più intensa, accompagnata da flussi di lava. La sua attuale morfologia è il risultato di numerose fasi di attività articolate in diversi cicli eruttivi che si sono susseguiti a partire da oltre 100.000 anni fa.
La struttura dell'isola è controllata da lineamenti tettonici ad andamento NE-SO, come evidenziato dall'orientazione predominante delle intrusioni vulcaniche e delle strutture fragili. Il fianco nord-ovest del vulcano è dominato dalla "Sciara del Fuoco" ed è caratterizzato da una vasta depressione la cui formazione è attribuita ad un crollo che si sarebbe verificato più di 5.000 anni fa. Recenti rilievi batimetrici indicano che la Sciara del Fuoco si estende al di sotto del livello del mare fino una profondità di circa 1700 m.
Bollettini di sorveglianza settimanali
Attività recente (link al sito di Catania)
CME - Centro Monitoraggio Eolie
Il sistema di monitoraggio sismico del vulcano Stromboli è attivo dal gennaio 2003 ed è stato progettato allo scopo di rilevare ed analizzare la sismicità connessa ai processi eruttivi in atto sull'isola.
Inizialmente la rete simica era costituita da 14 stazioni sismiche (vedi figura a sinistra), mentre attualmente si compone di 6 stazioni a larga banda (60s-50Hz), installate a varie quote e gestite dall'Osservatorio Vesuviano, e da altre 2 stazioni a banda molto larga (120s), gestite dall'Osservatorio Etneo, sezione di Catania.
La trasmissione dei dati avviene o tramite una infrastruttura di rete Wi-Fi, che offre copertura sia nella zona alta di Ginostra che nelle zone più sommitali, o mediante collegamenti punto-punto basati su radio-modem digitali in banda UHF. Relativamente a quest'ultima trasmissione, le stazioni sul versante di Nord-Est trasmettono verso il COA a San Vincenzo mentre quelle sui versanti Sud-Ovest trasmettono verso l’Osservatorio INGV di Lipari. I punti Wi-Fi attualmente operativi sono: Labronzo Q190, Timpone 109, TDF, Pizzo, Vancori. Il collegamento telematico è chiuso da Labronzo Q190 al COA da una fibra ottica che è passata in gestione dell’INGV.
I dati prodotti dalle stazioni, centralizzati, acquisiti, memorizzati presso il COA a Stromboli e presso l’Osservatorio di Lipari, sono poi inviati verso i centri di acquisizione dell’Osservatorio Vesuviano e dell’Osservatorio Etneo.
L'analisi dei dati viene effettuata in continuo da un sistema automatico realizzato presso il centro di monitoraggio dell'Osservatorio Vesuviano, denominato Eolo. La detezione e la localizzazione degli eventi VLP viene realizzata mediante una tecnica basata su un analisi di "semblance". Questa tecnica comporta tempi di calcolo piuttosto lunghi che, generalmente ne impediscono l'implementazione in sistemi di monitoraggio "real-time". Per superare questo problema Eolo si avvale di metodi di calcolo parallelo su cluster ed utilizza un supercalcolatore con 132 processori.
Ciò consente di effettuare l'analisi di semblance in continuo e di effettuare altre analisi dei segnali come Real-time Seismic-Amplitude Measurement (RSAM) per tutte le stazioni. Eolo è disponibile in linea all'indirizzo http://eolo.ov.ingv.it.
Il sistema realizzato per lo Stromboli ha garantito il monitoraggio sismico durante le crisi eruttive del 2002-2003 e del 2007 fornendo quotidianamente una grande quantità di dati elaborati. Grazie alla sua avanzata progettazione e all'implementazione al suo interno di nuovi sistemi di analisi automatica, esso consente di ottenere in tempo reale la massima informazione dai dati acquisiti e di evidenziarne la significatività.