Numerosi terremoti nascosti nel rumore sismico e nelle code di altri terremoti sono stati svelati grazie all’applicazione di modelli di intelligenza artificiale (IA) per l’analisi della sismicità flegrea. Questi i risultati di una ricerca pubblicata recentemente sulla rivista Science da un gruppo internazionale composto da ricercatori della Doerr School of Sustainability di Stanford, dell’Osservatorio Vesuviano, sezione di Napoli dell’INGV e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Lo studio analizza le tracce sismiche registrate dal 2022 a marzo 2025 dalla fitta rete sismica sviluppata e mantenuta dall’Osservatorio Vesuviano e, attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ha identificato i terremoti che caratterizzano l’attuale unrest vulcanico.
La caldera dei Campi Flegrei, con i suoi oltre 500.000 abitanti, è in stato di unrest dal 2005 e negli ultimi anni ha visto un forte incremento della sismicità, della velocità di sollevamento del suolo e dell’attività fumarolica. Lo studio ha utilizzato un modello di intelligenza artificiale all’avanguardia sviluppato presso l’Università di Stanford, istruito grazie al catalogo sismico compilato dall’Osservatorio Vesuviano a partire dal 2000 e costantemente aggiornato. Questo ha permesso agli algoritmi di discriminare tra il rumore antropico caratteristico di un’area così fortemente antropizzata e i terremoti originati all’interno della caldera.
Sono stati pertanto già rilevati e localizzati oltre 54.000 terremoti, la maggior parte dei quali di magnitudo molto bassa. La potenza del metodo utilizzato è quella di trovare e localizzare anche i terremoti nascosti all’interno del rumore sismico o nelle code dei terremoti più forti (figura 1).
Grazie all’elevato numero di terremoti identificati e rilocalizzati sono state, inoltre, individuate strutture sismiche in maniera dettagliata. In particolare, sono state definite le faglie che delimitano la zona di sollevamento all’interno della caldera e il sistema di faglie molto superficiali che caratterizza la zona idrotermale al di sotto delle aree fumaroliche di Solfatara e Pisciarelli.
Questo lavoro contribuirà a migliorare le stime di pericolosità sismica nell’area.
Inoltre, è stato sviluppato un software, attualmente in fase di test presso l’Osservatorio Vesuviano, che identifica e localizza i terremoti in tempo quasi reale permettendo di seguire l’evoluzione della sismicità in maniera automatica. Questo è uno degli strumenti che l’INGV sta mettendo in campo per la mitigazione del rischio nei Campi Flegrei.
di Sergio Gammaldi e Anna Tramelli
Mappa degli epicentri dei terremoti avvenuti tra gennaio 2022 e marzo 2025 nell’area Flegrea identificati e localizzati attraverso l’IA. I colori indicano la profondità dei terremoti come indicato nella palette dei colori (crediti: Xing Tan, Anna Tramelli, Sergio Gammaldi)
Bibliografia
Tan et al. (2025) A clearer view of the current phase of unrest at Campi Flegrei caldera. Science DOI:10.1126/science.adw9038