LIVELLO DI ALLERTA VERDE
Il sistema di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano non evidenzia variazioni significative nello stato di attività del Vesuvio
Sintesi dell'ultimo bollettino mensile
Durante il mese di marzo 2024 l’attività del Vesuvio si è mantenuta su livelli bassi. Sono stati registrati 109 terremoti con una Magnitudo massima=3.0±0.3. Di questi, 97 eventi (pari a circa l’ 89% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile, 11 eventi (pari a circa il 10% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9 e 1 evento (pari a circa l’1% del totale) ha avuto una magnitudo pari a 3.0, confermando un livello di attività sismica di bassa energia. Nel complesso, è stato possibile localizzare 94 terremoti (86% di quelli registrati), ubicati prevalentemente in area craterica, con profondità fortemente concentrate nel primo chilometro ed una profondità massima di circa 3 km.
I dati delle reti di monitoraggio geodetico non evidenziano deformazioni riconducibili a sorgenti vulcaniche. Solo le stazioni ubicate nella parte alta dell’edificio vulcanico mostrano una subsidenza dovuta ad effetti gravitativi, a processi di compattazione del materiale incoerente superficiale o a effetti locali.
Le misure termografiche effettuate in area craterica mostrano un andamento stazionario della temperatura massima.
Le analisi geochimiche effettuate in area craterica non evidenziano variazioni significative dei parametri monitorati ed indicano il perdurare del trend pluriennale di diminuzione dell'attività idrotermale all'interno dell’area craterica del Vesuvio.
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LIVELLO DI ALLERTA GIALLO
Il sistema di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano evidenzia alcune variazioni nello stato di attività dei Campi Flegrei
Per gli aggiornamenti più recenti sullo stato dei Campi Flegrei consultare i Bollettini settimanali Campi Flegrei
Sintesi dell'ultimo bollettino mensile
Durante il mese di marzo 2024 nell'area dei Campi Flegrei sono stati registrati 461 terremoti con una Magnitudo massima=3.2±0.3. Di questi, 422 eventi (circa il 91.5% del totale) hanno avuto una magnitudo minore di 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale non chiaramente distinguibile dal rumore di fondo, 33 eventi (circa il 7.2% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9, 5 eventi (circa l’1.1% del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9, e 1 evento (circa lo 0.2% del totale) ha avuto una magnitudo maggiore di 3.0. In totale sono stati localizzati 316 eventi (circa il 68% di quelli registrati), ubicati prevalentemente tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e profondità massima di circa 5 km.
Dagli inizi del 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è di circa 10±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Il sollevamento registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 121 cm da novembre 2005, di cui circa 89 cm da gennaio 2016
I valori massimi di temperatura superficiale della serie temporale IR nelle aree di Pisciarelli e Solfatara mostrano andamenti stabili.
I parametri geochimici confermano i trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale. Il flusso di CO2 dal suolo nell'area della Solfatara si conferma essere elevato, stimato in circa 4000 t/d, valori comparabili a quelli che si ritrovano nel plume di vulcani attivi a degassamento persistente.
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LIVELLO DI ALLERTA VERDE
Il sistema di sorveglianza dell'Osservatorio Vesuviano non evidenzia variazioni significative nello stato di attività di Ischia
Sintesi dell'ultimo bollettino mensile
Nel corso del mese di marzo 2024 ad Ischia non sono stati registrati terremoti.
Dal punto di vista deformativo, l'isola è caratterizzata da una generale subsidenza, più evidente nel settore centro-meridionale, con una velocità media alla stazione GNSS di Serrara Fontana di circa -7 mm/anno.
Le misure termografiche non evidenziano significative variazioni di temperatura massima e modifiche nella distribuzione areale del campo fumarolico nei punti misurati.
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