PROCEDURE DI COMUNICAZIONE DELL’OSSERVATORIO VESUVIANO PER ATTIVITA’ SISMICA
Le Procedure di Comunicazione per la Sorveglianza Vulcanica sono definite nell’ambito del Capitolo 4 dell’Allegato Tecnico alla Convenzione Attuativa per le Attività di Servizio in esecuzione all’Accordo Quadro tra il Dipartimento della Protezione Civile e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (periodo 2022-2025) https://istituto.ingv.it/images/Accordi-dpc/Convenzione_INGV_2022-2024.pdf).
Le attività in carico all’Osservatorio Vesuviano per la sorveglianza sismica dei vulcani campani (Vesuvio, Campi Flegrei e Ischia - § 4.2.2.2 dell’Allegato Tecnico) sono di seguito sinteticamente riportate.
AREA DI COMPETENZA (Allegato Tecnico – Figura 4.1 modificata)
SOGLIE DI ATTIVAZIONE DELLE COMUNICAZIONI (Allegato Tecnico – Tabella 4.1)
Nel caso di attività sismica nelle aree vulcaniche campane le soglie di attivazione dei Comunicati per EVENTO SISMICO e SCIAME SISMICO sono le seguenti:
COMUNICATI DI ATTIVITA’ SISMICA IN AREA VULCANICA (Allegato Tecnico - § 4.2.2.2)
In caso di EVENTO SISMICO
1) Primo Comunicato – entro 5 minuti dal rilevamento dell’evento
Riporta l’orario dell’evento che ha determinato l’emissione del Comunicato, la localizzazione automatica (Localizzazione AUTOMATICA FINALE) o l’area vulcanica di interesse (Comunicato PRELIMINARE: Campi Flegrei, Vesuvio o Ischia) e la stima della Magnitudo preliminare.
2) Secondo Comunicato – non appena possibile e comunque entro 30 minuti dal rilevamento dell’evento
Riporta la localizzazione e la Magnitudo rivista dell’evento (Localizzazione RIVISTA).
In caso di SCIAME SISMICO
1) Primo Comunicato (Comunicato PRELIMINARE SCIAME) – entro 5 minuti dal rilevamento dell’evento
I 5 minuti decorrono dal superamento della soglia prevista per la definizione dello sciame (Tabella 2). Riporta l’area di accadimento (Campi Flegrei, Vesuvio o Ischia), l’ora di inizio dello sciame e la Magnitudo massima preliminare rilevata.
2) Secondo Comunicato (Comunicato AGGIORNAMENTO SCIAME n.1) – non appena possibile e comunque entro 30 minuti dal rilevamento dell’evento
Riporta il numero preliminare degli eventi rilevati con M≥0.0 e l’elenco degli eventi localizzati con Magnitudo M≥1.0.
3) Terzo Comunicato (Comunicato AGGIORNAMENTO SCIAME n.2) – entro 3 ore dal Secondo Comunicato
Emesso nel caso del perdurare dello SCIAME.
4) Altri Comunicati (Comunicato AGGIORNAMENTO SCIAME n.3…4…ecc.) – emessi ogni 6 ore a partire dal Terzo Comunicato
Emessi al perdurare dello SCIAME a meno di quanto previsto dal Punto 5.
5) Comunicato di fine attività (Comunicato FINE SCIAME) – dopo 3 ore dall’ultimo evento registrato con M≥0.0
Emesso per notificare la fine dello SCIAME.
N.B. Durante uno sciame la soglia di comunicazione del singolo evento sismico è innalzata a M≥3.0 rispetto a quanto riportato in Tabella 1.
Inoltre, per gli EVENTI SISMICI DI MAGNITUDO M≥4.0, si emettono:
- entro un’ora una Relazione Automatica di Evento;
- nelle ore successive viene elaborato un Comunicato Straordinario (Allegato Tecnico - § 4.2.3), contenente anche elaborazioni e analisi del fenomeno in atto.
ALTRE MODALITA’ DI COMUNICAZIONE
Bollettini (Allegato Tecnico - § 4.2.4)
I Bollettini contengono le informazioni sulle attività di monitoraggio e sorveglianza e sono emessi con frequenza periodica in funzione del “livello di allerta” vigente per il singolo vulcano. In particolare, per il livello di allerta “VERDE” la periodicità è mensile, mentre è settimanale per i livelli di allerta “GIALLO”, “ARANCIONE” e “ROSSO”.
Fatti salvi eventuali impedimenti, prontamente comunicati al DPC, i Bollettini settimanali sono emessi il martedì di ogni settimana (aggiornati alla domenica precedente), e i Bollettini mensili sono emessi entro la prima settimana del mese successivo a quello oggetto del Bollettino.
Relazioni (Allegato Tecnico - § 4.2.5)
Le Relazioni sono documenti di approfondimento che descrivono lo stato di attività del complesso vulcanico su base annuale. Contengono valutazioni multidisciplinari di sintesi sull’andamento dei parametri di monitoraggio e dei fenomeni osservati e sulla possibile tendenza evolutiva nel medio e lungo periodo (mesi). Sono redatte ed emesse, di norma, annualmente (entro il primo mese successivo all’anno solare di riferimento) ma possono essere emesse su specifica richiesta del DPC, o su iniziativa dell’INGV.